lunedì 8 aprile 2013

Fear of the dark...


Un post serio...giuro non ho la febbre..


"When the light begins to change / I sometimes feel a little strange/ little anxious when it's dark
Fear of the dark, fear of the dark /I have a constant fear that something's Always near"
                                                                                           Iron Maiden, "Fear of the dark"



La notte...per chi come me ama dormire dovrebbe essere il più bel momento delle 24 ore. E invece no. Ultimamente la vita mi ha portata ad avere paura del buio, perchè il buio apre le porte ai brutti pensieri, ti costringe a riflettere una volta di troppo, ti ricorda che, forse, non puoi essere felice.

Sei lì, sotto le coperte, hai tuo marito accanto, il micio ai piedi del letto, c'è un quieto silenzio e tu invece di pensare a quanto sei fortunata sei preda della negatività. Il futuro è incerto, i soldi mancano, i soldi di cui prima ti preoccupavi relativamente ora scappano da tutte le parti, non fai nemmeno in tempo a vederli che già non li hai più. Nella testa si rincorrono le stesse parole: tasse, spese, scadenze, altre tasse. Dormo male (io, che sono peggio di un ghiro punto dalla mosca tse-tse) , la mattina sono uno straccio e per arrivare decente al lavoro ho iniziato a compiere un'attività che prima era riservata a poche e rare occasioni: truccarmi! 
A pranzo o alla sera, con mio marito, si parla solo di bollette, cose da fare e crisi. Ok non pretendo che la mia vita sia sole-cuore-amore, ma se le nostre conversazioni sembrano uscite da Porta a Porta o da una trasmissione di Santoro c'è seriamente da preoccuparsi! Leggo i post delle varie fashion blogger e mi chiedo se almeno una volta i loro outfit perfetti siano stati sgualciti dallo svenimento causato dall'arrivo della bolletta del gas...
Dove sono finite le parole positive? Dove sono finite parole come  amore, soddisfazione, gioia, progetti? La parola "futuro" è diventata portatrice di angoscia e non di speranza o eccitazione. E tutto solo per via dell'incertezza, soprattutto economica. Come hanno fatto a portarci via tutto? Come è possibile che le persone sempre allegre e sorridenti ora siano tutte buie e preoccupate?  Non avevo mai provato una sensazione simile prima d'ora. Durante la malattia di mia madre, e quando lei morì, avevo comunque una positività di fondo,sapevo in cuor mio che anche se sarebbe stata durissima avrei comunque finito l'università, avrei sposato il mio fidanzato ed in qualche modo "me la sarei cavata". Ora non più, non mi dico più "in un modo o nell'altro ce la farò", mi chiedo solo quanta relativa tranquillità mi resta, cosa sarà della mia piccola famiglia. Vedo mio marito tirato in volto, alle prese con i mille problemi identici ai miei, e penso che insieme arriveremo ovunque, cerco di trovare il buono nel futuro...ma poi leggo il giornale, leggo di una nuova tassa, di una raffica di aumenti e mi chiedo per quanto potremmo ancora vivere nella casa che ci ha lasciato mia madre e che amiamo. Sarei pronta ad andare ovunque, mi basta avere vicino mio marito e la miciotta Luna e portare con me i libri, il the e i vestiti preferiti, ma....voglio ritrovare quella solarità, quella felicità che mi ha sempre contraddistinta, quel mood che mi ha fatto affibbiare il nomignolo di "raggio di sole" da tante persone.

Non lo so, sarà la vena polemica che è nata in me ultimamente, sarà che rileggere Dante e le invettive contro il governo della sua Firenze mi ha fatto riflettere sul fatto che dal passato non impariamo proprio niente...saranno le "contingenze",ma sono diventata inquieta, ombrosa, forse improvvisamente consapevole della fine della favola, della fine dei momenti in cui l'eccitazione per il futuro è più forte del dolore causato dalle porte sbattute in faccia. Avete presente il sole, quando si allinea con un piccolo pianete?Rimane sempre bello e luminoso, e ad occhio nudo non si nota niente; però, con un telescopio ed un pochino di attenzione si noterà una piccola macchia nera, che non sembra essere niente di grave,ma che in realtà rovina, per un periodo, l'immagine della nostra stella, la rende meno perfetta.

Ecco, io ora sono così. Un sorriso per la stampa fuori, un allineamento con un bel pianeta gigante gassoso dentro. E se la Luna, così piccola, riesce ad oscurare il Sole, immaginate Giove cosa può fare.

Un bacione

p.s non preoccupatevi...è solo un momento di down...il temperamento è forte; domani già sarò lì a postare le mille sensazioni legate al concerto di sabato. Il Rock mi salverà, perchè ho fede nel Rock.


venerdì 5 aprile 2013

Save The Date (and stay rock)!


Anzi...save the dateS...questo mese finalmente si suona, gli Emblema tornano a "spaccare"!

Non potete capire cosa voglia dire per me, medico di giorno ed aspirante rockstar di notte, svegliarmi la mattina sapendo che la sera sarò sul palco. Intendiamoci, amo il mio lavoro (anzi i miei lavori...oltre che col le belle donne lavoro anche con gli anziani...e li adoro!)  alla follia, non potrei fare altro, ma quell'adrenalina che sale mentre aspetti di cantare, quel feeling che ti lega ai tuoi musicisti, quell' "essere lì, tutti insieme", quel fare divertire la gente con la tua musica è per me l'emozione più bella possibile. Il ricevere applausi o complimenti ti fa capire che, forse, la band sta davvero lavorando nella giusta direzione; tutti questi momenti felici messi insieme ti fanno rimangiare gli "uffa" proferiti in quelle sere in cui, dopo una giornata di lavoro massacrante, di tutto avresti voglia meno che di uscire di casa per andare in sala prove, sapendo per certo di fare tardi. Ma poi si è lì, in quegli otto metri quadri, io stanchissima, i chitarristi a pezzi per il lavoro, il bassista a digiuno perchè è arrivato direttamente dall'ufficio, il batterista di corsa ma sempre allegro ed in un attimo tutto scompare e rimangono solo i "nostri" pezzi...beh...la gioia c'è, e con essa quel piccolo senso di frustrazione che ti fa dire "ma accidenti...se in radio passano cose come il Pulcino Pio o i vari rapper che parlano solo di sesso, soldi, alcool e donne prima o poi qualcuno dovrà apprezzare il rock e dovremmo esserci ANCHE NOI nell'airplay!". Sono sogni...a trent'anni  ed oltre ti sembra di sparare le ultime cartucce musicali prima di essere relegato nel mondo degli amatori, che si trovano in sala ogni tanto per divertirsi un po'. Siamo cinque lavoratori, con cinque professioni diverse, e sappiamo bene che la nostra vita è nel nostro quotidiano, ma sotto sotto, anche i più seri di noi coltivano "quella" speranza, la speranza di vivere di musica, di potersi dedicare alla cura dei pezzi 24 ore al giorno, di far cantare uno stadio gremito...

Ok...driiinn...è suonata la sveglia, torniamo sulla Terra. I concerti sono piene di note dolenti:  locali mezzi vuoti (amici a parte), gestori che non fanno suonare le band che fanno pezzi originali ma solo le tribute (passi mesi a comporre e i gestori vogliono Vasco,ma bastaaaaaa,esiste anche altro rock oltre a Vasco!), soundcheck approssimativi, suoni orrendi e soprattutto...MA COME MI VESTO???? Eh sì, il look da concerto è un concetto per me ostico come un problema di alta matematica. Una forumina di alf oggi mi ha scritto una frase stupenda "è al vostro genere, alla vostra band a cui si deve ispirare il look, non al locale". Nulla di più vero. Ma come si veste una fanciulla che spesso arriva al soundcheck dritta dritta dal lavoro, con a volte un'amica caritatevole che la aiuta con trucco e parrucco ed a volte nemmeno quella? I miei quattro ragazzi hanno vita facile, sono bellocci, un jeans scuro, camicia o maglietta scura ed il gioco è fatto, ma io?Ho gli occhi sempre addosso e anche se in quei momenti sei concentratissima hai sempre quel piccolo tarlo nella mente che dice "staranno pensando che con quel miniabito fai schifo", "ti si vede la cellulite anche se è buio", "sei truccata come un panda ubriaco", "con i leggings e i tacchi sembri una facilona,vergognati!". I musicisti a stento notano se hai la gonna o i pantaloni, quindi da loro l'aiuto è pari a zero. Ogni volta è un dramma, come accidenti ci si veste ad un concerto quando la tua band non ha un dress code ben preciso (come ad esempio i metallari o i punk)? Nei prossimi giorni vi posterò i look "for gigs only", così vedrete che dilemmi!!  Siete pronti? allora SAVE THE DATES!

9 aprile -->  rock contest Pronto Soccorso degli Artisti (Torino) con riprese di For Music TV
13 aprile --> rock contest Piobesi (To)
19 aprile  --> concerto alla Certosa di Collegno (saremo ospiti di una band di amici)

sulla pagina FB Emblema RockBand ci saranno tutte le indicazioni! Chiedeteci l'amicizia, siamo cinque bravi ragazzi! 

Ci dicono tutti che siamo così seri...